L’andrologia è una disciplina medica che si occupa delle malattie ormonali dell’uomo e del suo apparato sessuale. Rientra nell’ambito dell’urologia, ma le due figure professionali, l’urologo e l’andrologo a Palermo, possono essere distinte. Molti urologi si occupano anche di andrologia e viceversa.

Le patologie trattate dall’andrologo

L’andrologo si concentra principalmente sullo studio e la cura dell’apparato genitale maschile, occupandosi di diverse patologie. Alcune di queste sono comuni sia all’andrologo che all’urologo, come il varicocele, la fimosi e le infiammazioni delle ghiandole genitali. Altre patologie sono specifiche dell’urologo e riguardano l’apparato prostatico, renale e vescicale.

Quando consultare un andrologo

È consigliabile consultare un andrologo in diverse fasi della vita, per prevenire o trattare disturbi specifici:

  • Pubertà: durante questa fase, l’andrologo può essere consultato per problemi legati allo sviluppo sessuale, come la pubertà precoce o ritardata.
  • Salute sessuale: l’andrologo può essere contattato per problemi di disfunzione erettile, infezioni sessuali o altre condizioni che riguardano l’apparato genitale maschile.
  • Andropausa: fenomeno legato all’invecchiamento dei tessuti e al calo del testosterone. L’andrologo può aiutare a prevenire e trattare i sintomi dell’andropausa.
  • Malattie dell’apparato genitale maschile: l’andrologo si occupa della diagnosi e della cura di varie patologie, tra cui balanite, epispadia, disfunzioni dell’epididimo, eiaculazione precoce, idrocele, deficit erettile, infertilità, orchite, cancro al pene, alla prostata o ai testicoli, frattura del pene, curvature congenite o acquisite del pene, fimosi e prostatite.

È importante non attendere la comparsa di sintomi specifici per consultare un andrologo/urologo. Sono consigliati controlli periodici, il cui tipo può variare in base all’età del paziente.

La visita andrologica

La visita andrologica si svolge in modo simile ad altre visite mediche. Inizialmente, il medico raccoglierà l’anamnesi del paziente, ovvero effettuerà una serie di domande e valuterà eventuali esami precedenti per stabilire la presenza o la gravità di un disturbo. Saranno richieste informazioni sul funzionamento del tratto urinario, eventuali problemi di incontinenza o salute sessuale, nonché abitudini di vita, come l’uso di droghe, fumo e alcool, e l’assunzione di farmaci, oltre alla presenza di malattie come diabete, ipertensione o ipercolesterolemia.

In seguito all’anamnesi, il medico procederà con l’esame visivo e manuale dell’apparato genitale maschile. Saranno esaminati forma, aspetto e dimensioni di testicoli e pene. Se il paziente ha disturbi urologici o ha più di 50 anni, potrebbe essere esaminata anche la prostata.

A seconda dei risultati della visita, potrebbero essere necessari ulteriori esami di approfondimento, come esami del sangue e delle urine, test del liquido seminale, ecografie, ecocolordoppler a pene e/o testicoli, test di erezione farmaco-indotta, dosaggi ormonali e esami di funzionalità epato-renale. Questi esami saranno prescritti in base alla natura del disturbo o del sospetto.

È importante ricordare che una visita andrologica non dovrebbe destare preoccupazione, poiché si tratta di una pratica medica comune. Rivolgersi a uno specialista consente non solo di ottenere una diagnosi accurata, ma anche di comprendere se l’origine del disturbo è di natura fisica o psicologica.

In conclusione, consultare un andrologo è di fondamentale importanza per la salute sessuale e riproduttiva maschile. Sottoporsi a controlli periodici e rivolgersi a uno specialista in caso di disturbi permette di prevenire, individuare e trattare efficacemente molte patologie.