soccorso

Sappiamo per certo che tutti i lavoratori dipendenti devono frequentare dei corsi di primo soccorso durante la loro attività lavorativa. Cosa succede invece quando un lavoratore non è dipendente da alcuna azienda, ma lavora in proprio, come professionista o autonomo o imprenditore? Esiste lo stesso un obbligo di frequentare un corso di primo soccorso? E, in caso positivo, in che modo lo si deve fare? Scopriamolo in questo articolo con gli esperti di primo soccorso a Udine di Life Academy.

Ecco il percorso da seguire per i lavoratori autonomi

Sì, anche i lavoratori autonomi, o gli imprenditori devono seguire dei corsi di primo soccorso, ma a differenza dei dipendenti qui il percorso all’obbligo della sicurezza viene semplificato. Lo ribadisce la legge n.81 del 2008 all’articolo 21. Le attrezzature da lavoro da utilizzare non devono avere più di 28 anni (devono essere state acquistate pertanto DOPO il 1994), possedere una manutenzione tecnica costante e una conformità al marchio CE.

I lavoratori autonomi del settore edilizio in particolare devono sempre avvalersi dell’uso di dispositivi di protezione individuale, come vuole il Titolo III del TUS, Testo Unico per la Sicurezza. Se poi ci si reca a lavorare in un determinato cantiere, sotto appalto, è obbligatoria una tessera di riconoscimento, con foto più generalità della persona, più indicazioni sul committente.

Nessun obbligo di formazione per chi lavora in proprio, solo raccomandazione di farlo

I corsi di formazione di primo soccorso non sono obbligatori per i freelance ma, va detto, vengono vivamente e fortemente raccomandati. Infatti essere preparati sul primo soccorso si mostra comunque una realtà importante per chi lavora in determinati settori, ed è giusto che si sia adeguatamente preparati davanti ad un imprevisto. Nel caso di settore della cantieristica potrà essere lo stesso committente a richiedere l’avvio di corsi di formazione anche per gli autonomi, con un attestato e certificazione finale.

In caso di presìdi i corsi diventano davvero indispensabili

Abbiamo visto dunque che i corsi di primo soccorso non rappresentano un obbligo per i lavoratori autonomi e per i freelance. Ci sono però dei casi in cui questo obbligo si presenta: parliamo ad esempio dell’eventualità della presenza di presìdi, quelli in pratica che devono essere sempre segnalati dalla cartellonistica. Va da sé che in certi cantieri il committente è molto esigente, per cui richiede al lavoratore, per quanto autonomo, di adeguarsi a certe richieste.

Se poi il freelance si trova a gestire dei team di lavoratori, e diventa di conseguenza responsabile del personale esterno, e delle attrezzature che maneggia e mette a disposizione, si capisce quanto sia nell’interesse proprio di questo tipo di lavoratore frequentare determinati corsi. Una formazione in primo soccorso con conseguente certificazione di idoneità diventa perciò fondamentale in caso si lavori in settori specifici come quelli medico-sanitari, della cantieristica o che implichino importanti rischi per la sicurezza ed incolumità fisica del lavoratore. Non frequentando questi corsi ci si espone pertanto ad un rischio molto alto di incappare in incidenti sul lavoro.

I requisiti da possedere quando si lavora da freelance per un committente

Quando si lavora da freelance in certi ambiti, come quello della cantieristica, può capitare di svolgere il proprio lavoro in luoghi diversi dal proprio ufficio. Se si tratta di cantieri, in particolare, esistono diversi requisiti  a cui tali luoghi devono rispondere. Prima di tutto occorre richiedere e mantenere specifiche autorizzazioni ambientali. Successivamente bisogna sottostare a controlli periodici, che prevedono, tra le altre cose, la manutenzione di tutti gli impianti di climatizzazione, raffrescamento o riscaldamento, nonché degli impianti elettrici. Nessun obbligo invece per le norme antincendio: interessando infatti esclusivamente le aziende che sono composte da due o più persone, i freelance non vengono inclusi.