Negli ultimi anni si è diffuso sempre più un metodo che porta a utilizzare, come terapia medica, le onde d’urto, sulla base di un sistema che, nel corso degli anni, si è sviluppato sempre più in campo medico, tanto da portare tantissimi specialisti a servirsene per rendere le proprie terapie fisioterapiche migliori sotto ogni punto di vista. Chiaramente, per quanto sia stata realizzata la corretta informazione sotto questo punto di vista, non tutti sanno quali sono le caratteristiche ottimali di una terapia a base di onde d’urto e, per questo motivo, il trattamento medico potrebbe spaventare alcune persone.
Vale la pena approfondire nel dettaglio tutto ciò che c’è da sapere a proposito di una terapia realizzata attraverso le onde d’urto, sulla base degli insegnamenti che derivano direttamente da un esempio particolarmente importante, come quello delle onde d’urto Torino, che permette di approfondire, attraverso casi concreti e specifici, quali sono i benefici apportati da questa tipologia di terapia.
Storia e descrizione delle onde d’urto
Al fine di comprendere quale sia il trattamento nello specifico, che viene realizzato sulla base dell’utilizzo delle onde d’urto, è importante comprendere, nel dettaglio, quale sia il senso medico di questa tipologia di terapia che, nel corso degli anni, si è sviluppata sempre più. Si tratta, sostanzialmente, di un trattamento che viene proposto in terapia fisica e in ortopedia, oltre che nella cosiddetta medicina dello sport e nella fisioterapia.
Chiaramente, risulta essere consequenziale considerare alcune tipologie di patologie che vengono maggiormente curate attraverso l’utilizzo delle onde d’urto, tra cui spiccano sicuramente il gomito del tennista e le tendiniti del ginocchio e dei rotatori delle spalle; in generale, la terapia sulla base dell’utilizzo delle onde d’urto è nata a partire dal 1980, per quanto inizialmente venisse utilizzata soprattutto per riuscire a curare i calcoli renali attraverso l’utilizzo di onde che, utilizzate con differenti frequenze, permettevano di distruggere i calcoli in questione, senza danneggiare i tessuti circostanti.
Tuttavia, nel corso degli anni, le onde d’urto sono state riconosciute per il loro grande valore dal punto di vista medico, tanto da portare diversi studi a essere realizzati per cercare di comprendere quali potessero essere tutti i possibili utilizzi di una terapia a base di onde d’urto; è stato identificato che la stessa potesse essere realizzata specialmente per rigenerazione o cura di tessuti ossei. Inoltre, alcune sperimentazioni hanno dimostrato che le applicazioni della terapia potessero essere ancor più efficaci attraverso l’utilizzo di sistemi che operano con densità di energia molto più bassa, attraverso l’utilizzo di sistemi che permettono la stimolazione di processi riparativi e rigenerativi.
Nel campo medico la terapia a onde d’urto è diventata sempre più importante, tanto da essere utilizzata in diversi campi scientifici, per quanto, in alcuni casi, l’efficacia di una terapia di questo genere non sia stata dimostrata, tanto da portare altri studi, soprattutto di matrice britannica, a identificare alcune indicazioni cliniche in cui terapie sulla base dell’utilizzo delle onde d’urto non sono efficaci. Al di là di questa precisazione, la terapia in questione è particolarmente florida e, per questo motivo, è importante considerare quali siano i principali campi di applicazione.
Utilizzi della terapia a onde d’urto
Per riuscire a comprendere, più nello specifico, quale sia il senso di una terapia a onde d’urto, è importante prendere in considerazione anche una classificazione delle diverse patologie che possono essere curate attraverso l’utilizzo delle onde d’urto a differente intensità e densità, che permetteranno di curare o di alleviare il dolore. Nello specifico:
- Tendinite del ginocchio, peritendinite rotulea
- Tendinite achillea
- Tendinopatie calcifiche e non della spalla (Periartriti)
- Stiramenti e Contratture muscolari (Sportivi, Colpi di frusta)
- Calcificazioni muscolari (esiti di lesioni traumatiche, ematomi)
- Pubalgia
- Epicondilite ed Epitrocleite (gomito del tennista, gomito del golfista)
- Fascite plantare (Talloniti o Speroni Calcaneari)
- Pseudoartrosi (fratture che non guariscono)
- Ritardi di consolidazione ossea
- Necrosi ossee
- Ipertono spastico in esiti di ictus
- Ipertono spastico in Paralisi Cerebrale Infantile
- Ipertono nel Parkinson
- Disfunzione erettile.